È davvero impossibile dar conto delle infinite opere a carattere religioso realizzate da Paganini per la devozione privata. Per lo più piccole opere, smalti (a fuoco o a freddo) e sbalzi (su rame o alluminio), tempere su tavola, a volte miniature, ma anche composizioni complesse e di dimensioni ragguardevoli, tutte accomunate però da un’impronta affettuosa e intima, come una comunicazione da anima ad anima. Erano opere in vendita, ma non di rado diventavano regali di Ettore ad amici e parenti o, addirittura, scambio merce con professionisti, che entravano così a far parte del suo mondo in una maniera più profonda di quella generata dalla mera occasione di lavoro. Quante famiglie hanno appeso sopra il letto coniugale un quadretto con una sua Madonnina, una delicata Annunciazione, una piccola croce o un santo interpretato e raccontato con dolcezza da lui? Alcuni possiedono addirittura una piccola via crucis o un “cenacolo” per la preghiera serale della famiglia coi figli, vera scuola di cristianesimo, con gli episodi della vita di Maria o i misteri del santo Rosario, destinati a rimanere visivamente impressi nell’animo e nella memoria per tutta la vita.

Anche un gioiello, un pendente, una spilla montata in oro testimoniano il suo amore per le cose belle e raffinate e sono contemporaneamente un invito alla contemplazione e alla preghiera. Questa pur limitata citazione va quindi fatta per raccontare l’aspetto più intimo della sua arte, quella forse più coinvolgente della sua grande personalità e umanità.

Quelli qui rappresentati sono solo degli esempi di questa tipologia di produzione e fanno parte di proprietà private che ne hanno gentilmente concesso la riproduzione.